martedì 1 ottobre 2013

Pronti, Partenza, Via! FoxRetro accende i motori

 
"I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili."
(Enzo Ferrari)


1 Ottobre.
Dopo una pausa di circa sei mesi che ha visto apportare vari  cambiamenti alla mia vita, tra cui un meraviglioso viaggio a Los Angeles, torno a imbrattare le pagine virtuali del mio piccolo mondo internettario, la mia personale vetrina di passioni che espone i miei lavori di sound design a conoscenti e sconosciuti. In un post precedente scrivevo qualcosa sui cambiamenti e esprimevo il mio stupore sul bizzarro susseguirsi degli eventi della vita. Parafrasando me stesso:

"Buffo fermarsi a riflettere su come la vita possa darci certezza di non avere certezze."

Continuo più che mai a sostenerlo, ma ammetto che ad oggi definire la mia riflessione "buffa" è un eufemismo che cela un velo di amarezza perchè quando la vita ti offre croccantissime carote, scopri che sa anche picchiare forte con bastoni bitorzoluti.
  
Ma non essendo questa la sede adatta a parlare degli avvenimenti avversi della vita (ci vorrebbe un blog a parte, per cui passo) scelgo di sorvolare in stile Google Maps e al contrario, di "stupirvi con effetti speciali" per citare un vecchio spot televisivo. E gli effetti speciali appartengono al video che ho linkato in questo articolo, prodotto dal reparto grafico di Fox e oltremodo curato dal mio talentuoso collega Emanule Marani che promuove la fascia quotidiana della seconda serata di FoxRetro. Protagoniste indiscusse: le automobili, o per essere precisi, le serie tv del passato che hanno a che fare con inseguimenti e/o sparatorie a bordo di un automobile. E quali esponenti migliori se non i cugini di campagna Dukes di Hazzard sul buon vecchio Generale Lee, i poliziotti a zampa d'elefante Starksy e Hutch sulla loro Zebra 3 e l'adone villoso Michalel Knight sul suo fedele K.I.T.T a rappresentare questa categoria?

Nel video in alto di cui ho realizzato il sound design, le tre serie (anzi, fuoriserie) tv rappresentate dal proprio iconico bolide fiammante, dopo aver preso posizione e fatto cantare i motori si sfidano in una gara impossibile al'ultimo sorpasso in stile Hot Wheels tra derapate e salti acrobatici. Ho cercato di enfatizzare l'ottimo lavoro visivo con un comparto sonoro adeguato, cercando di trasmettere un senso di velocità con il suono, specie durante il passaggio delle automobiline in prossimità della camera. Sono piuttosto soddisfatto del risultato finale, arricchito anche dal brano musicale utilizzato che è stato composto in separata sede per l'occasione.

Mi sa che ho detto tutto, quindi mi congedo.
Cliccate su Play e godetevi il video, buona visione!

giovedì 11 aprile 2013

Greatest Hits

"And the Winner is... American Horror Story!"


Ognuno di noi porta dentro di sè una compilation di grandi successi.
No, non mi riferisco ad un insieme di brani musicali archiviati sull’iPod, bensì ad una serie di riconoscimenti importanti a cui siamo indissolubilmente legati e che ci rendono le persone che siamo. A questo proposito mi viene in mente una toccante puntata di Lost in cui il compianto Charlie Pace guardava al passato e appuntava su un logoro taccuino una lista di traguardi personali, i suoi “greatest hits”.
Da buon omonimo di Charlie, se un giorno anch’io mi riscoprissi naufrago su un’isola deserta piena di santoni fumanti e modelle sociopatiche probabilmente, tra un’anomalia temporale e l’altra, trascriverei sul mio taccuino la data "9 Aprile 2013", giorno in cui uno dei miei lavori di sound design è esondato dagli ampi argini dei canali Fox per farsi un viaggetto in America e vincere così la medaglia d’argento al New York Film Festival. 

Il trailer vincitore in questione è di American Horror Story, che illo tempore ha già fatto capolino sul mio blog anche se in un'incarnazione differente. Lo sviluppo di questo progetto ha assunto delle caratteristiche originali fin dalla sua nascita visto che non ha seguito il consueto iter lavorativo che generlamente vede l’editor di turno montare un video scandito dal ritmo di un brano musicale per poi passarlo al reparto audio al fine di realizzarne il sound design e quindi il mix finale.
Il processo in questo caso è stato inverso: dopo il briefing da parte del reparto creativo ho cominciato a lavorare in prima battuta al progetto approntando un taglio musicale con il brano fornitomi per poi invecchiarlo, tagliuzzarlo e stiracchiarlo senza alcuna pietà, modificandone prima le armoniche poi la stessa melodia rendendolo sempre più inquietante ed incalzante. Una volta pronta l’anomala base musicale ho passato il tutto al reparto edit che ne ha realizzato il montaggio video. Dopo la fase di editing il progetto è tornato nelle mie mani, stavolta comprensivo di immagini, per occuparmi della parte di sound design, ovvero della creazione dell’effettistica audio che comprende le urla, i gemiti, le fiammate e il resto degli effetti sonori presenti nel trailer.

Ma non è finita qui, infatti il promo ha subito un’evoluzione successiva dopo la sua ordinaria messa in onda sui canali Fox. Considerando tutte le attenzioni che ha ricevuto dal punto di vista sonoro durante le fasi di lavorazione, è stato selezionato come possibile candidato al NY Film Festival 2013 nella categoria Best Soundtrack/Audiomix: Promotion/Open & IDs. Per l’occasione ho deciso di agghindarlo a festa rielaborandone il mix ed enfatizzandone maggiormente il comparto sonoro per renderlo ancora più graffiante ed efficace.

Il risultato è sotto ai vostri occhi (e soprattutto orecchi) cupo e disturbante proprio come ci eravamo prefissati fin dall’inizio. A parte il riconoscimento ottenuto al NY Film Festival che mi rende più che orgoglioso c’è una morale ancora più grande che conferma quanto agire fuori dagli schemi e il lavoro di squadra possano far raggiungere spesso dei risultati inaspettati e questo progetto ne è fulgido esempio.

Ora se permettete è tempo di aggionare il mio taccuino: 
-9 Aprile 2013, Silver World Medal al New York Film Festival, uno dei miei greatest hits!



giovedì 4 aprile 2013

Indovina chi viene a cena?


"Dio fece il cibo, ma certo il Diavolo fece i cuochi." 
(James Joyce)


Grande invenzione TripAdvisor.
E' uno strumento utile ma bisogna saperlo usare bene. Bisogna saper leggere tra le righe delle centinaia di commenti che spesso affollano le schede dei ristoranti e alberghi. Bisogna saper individuare le recensioni di cortesia (magari a cura degli amici o i parenti dei gestori), quelle frettolose e inconsistenti e infine quelle degli incontentabili cronici che abbassano gratuitamente la media di un locale anche solo per provare un brivido di onnipotenza mascherata malamente dietro una parvenza di raffinatezza. Anch'io mi diletto a scrivere su TripAdviror cercando di essere il più obiettivo possibile e valutando il posto in cui ho mangiato tenendo conto di tre fattori che reputo fondamentali:

-la qualità e la varietà del cibo
-la qualità della struttura e dei servizi offerti
-il prezzo finale in funzione dei fattori di cui sopra

Insomma, trovare un buon ristorante per me è quasi una caccia al tesoro. E' una ricerca metodica che quando va a buon fine premia con una bella serata e del buon cibo. Del resto consumare un buon pasto lasciandosi inebriare dagli odori e farsi trasportare dai sapori è un appagamento intimo e personale per tutti gli esseri umani. E saper dosare e miscelare gli ingredienti a dovere è un'alchimia, forse la più vecchia per quanto ne possiamo sapere. "A tavola perdonerei chiunque, anche i miei parenti" scriveva Oscar Wilde, e come dargli torto? Infatti il buon cibo è sinonimo di comunione e condivisione e può essere utilizzato per raggiungere molteplici scopi tra cui consolare, conquistare, riappacificare ed unire le persone.

Nutro molto rispetto per i bravi chef, li idealizzo un pò come degli stregoni, dei custodi di un fuoco sacro e credo che possiedano per certi versi una chiave universale per fare breccia nel cuore della gente attraverso l'attenta miscela delle loro pozioni magiche, i gesti e la fantasia dei piccoli dettagli del mestiere.

A tutti sarà successo almeno una volta di scegliere un ristorante a casaccio e trovarsi così a consumare dei pasti pessimi, ricevere un pessimo servizio e magari a pagare un conto fuori misura. Ed è proprio questo il fulcro di Cucine da Incubo, la versione italiana del celebre programma Hell's Kitchen patrocinata da quel mattacchione perennemente laccato di Gordon Ramsay. In Cucine da Incubo made in Italy, FoxLife ci propone invece lo chef "di peso" di Villa Crespi Antonino Cannavacciuolo, che tra un manicaretto e l'altro disossa prosciutti a mani nude. Essendo uno degli chef più bravi d'Italia sarà suo il compito di andare in soccorso di ristoranti dalle cucine deprecabili e di esercizi mal gestiti sul baratro del fallimento, insegnando un pò di disciplina gastronomica anche a suon di urla disumane e sganassoni se serve.

Il video che propongo oggi è lo spot della campagna di lancio di Cucine da Incubo girato dal regista Daniele Persica con cui in passato ho già collaborato per il sound design del magnifico spot di Fino All'Ultimo Round Anche in questo caso ho curato la parte audio partendo dalle immagini e dalla musica, gli unici riferimenti che avevo a disposizione. L'idea era appunto quella di "appesantire" le immagini creando un'atmosfera sonora folle e insostenibile piena di elementi rumorosi fino a quando l'ermetico Cannavacciuolo come un novello giudice ristabilisce l'ordine delle cose con un colpo di mannaia. Ogni elemento presente nello scenario (animato dall'infallibile reparto grafico di Fox) è stato sonorizzato utilizzando e miscelando tra loro una dozzina di singoli suoni differenti, mentre per creare il colpo di mannaia sul tagliere ne ho utilizzati almeno il doppio.... una bella fatica ma ne è valsa la pena.

Pensandoci bene, nel mio lavoro anch'io posso considerarmi un pò come uno "chef del suono".
Allora che aspettate? Date subito un assaggio al video finchè è caldo e ditemi se di sale va bene.

Buon appetito!

lunedì 4 febbraio 2013

Chi non muore si rivede

  "Per caso mi ha cercato qualcuno?."
(Carlomix)


Ehm, dunque vediamo...
Un attimo di pazienza per favore, sto cercando di inventare una scusa per rendere credibile la mia assenza di sette mesi dal blog.
Ad essere sinceri così su due piedi non me ne viene in mente nessuna.

Ebbene, in questi casi che si fa?
Probabilmente è meglio schiarirsi la voce per darsi un tono, mantenere un comporamento professionale, sfoderare un sorriso di circostanza e far finta di niente, almeno così è possibile  uscire dall'empasse con disinvoltura.

Uhmmm, no, non funziona, l'imbarazzo persiste.

Sono certo che capirete che il lavoro nobilita l'uomo ma ne limita il tempo libero per cui i miei spazi internettari destinati all'aggiormaneto del blog sono stati brutalmente fagocitati dagli impegni, ragion per cui mi sono reso latitante per così tanto tempo. Del resto si sa, la solenne promessa di ogni blogger è quella di continuare ad aggiornare regolarmente il proprio sito web anche se a conti fatti pochi eletti hanno facoltà di onorarla nel tempo.

Ma torniamo a noi.

Sappiate che in questi mesi è successo tutto e il contrario di tutto.
Ho attraversato uno dei periodi più intensi della mia vita (non solo lavorativamente, ma questa è un'altra storia) e il progetto che propongo oggi è proprio uno dei succosi frutti di uno straripante flusso di lavoro che mi vede ovviamente coinvolto in veste di sound designer.
Il progetto in questione a mio dire è anche pietra miliare in fatto di realizzazione made in Fox visto che dietro tutta la lugubre e delirante atmosfera dello spot non c'è soltanto il mio zampino sonoro, bensì tutta la dovizia e professionalità della fucina grafica che ha costruito e animato l'intero set comprese le marionette e i diabolici meccanismi presenti nel video. Un lavoro davvero esemplare e degno di nota che ho avuto l'onore di sonorizzare al meglio delle mie capacità. Lo scopo del trailer in questione è quello di proiettare lo spettatore "nella mente del serial killer" tramite un tour virtuale in un terrificante labirinto senza uscita ricco di orrori e follia. E' da questo presupposto che sono partito col mio lavoro cercando di enfatizzare l'atmosfera tetra con delle sonorità profonde e distorte in cui mescolare l'inquietudine di urla di dolore e pianti soffocati accompagnati tuttavia da rintocchi di lucidità emotiva del suono di carillon e dei meccanismi rugginosi di cui il labirinto è composto. Come dicevo, è stato un arduo lavoro di cesello per cui spero saprete apprezzare.

Bando alle ciancie, non mi resta che augurarvi buona visione e darvi appuntamento al prossimo post che non tarderà troppo ad arrivare. Nel dubbio, buon ferragosto a tutti. 
Ma no dai, scherzo! :)